venerdì 15 giugno 2007

VINCENZO VITIELLO - I tempi della poesia. Ieri/oggi




L’arte non abita più la regione ideale della Bellezza e del Significato. Ancora ieri la poesia viveva l’esperienza dell’estraneità dell’uomo alla Terra fidando nel potere del linguaggio e della ragione di portare pur il silenzio della natura e della morte alla trasparenza della parola e del significato. La poesia di oggi, resa esperta, dalla più recente storia, della catastrofe dell’umano, cerca altro nelle macerie del linguaggio: non nuovi “significati”, ma un più antico suono, il respiro del corpo. Accostandosi alla natura, questa poesia ridà alla parola significante dell’uomo il peso e l’umore della terra, delle erbe, delle pietre, degli animali. Ha appreso, e ci ha appreso che, oltre lo stare-insieme nell polis, v’è, anche per l’uomo, la possibilità di un più aperto, ospitale, stare-accanto, proprio dell’esperienza del sacro.

Vincenzo Vitiello (1935), professore ordinario di Filosofia teoretica, è uno dei maggiori filosofi contemporanei. Tra i suoi scritti più importanti, tradotti in diverse lingue, segnaliamo: Topologia del moderno (1992), Cristianesimo senza redenzione (1995), Il Dio possibile (2002), Cristianesimo e nichilismo. Dostoevskij – Heidegger (2005).

martedì 5 giugno 2007

MAFFESOLI - Reliance. Itinerari tra modernità e postmodernità




“Questa vita quotidiana, nella sua frivolezza e nella sua superficialità, rischia di essere la condizione di possibilità di qualsiasi forma di aggregazione, qualunque essa sia. Tutto ciò Simmel può aiutarci a pensarlo: l’economia di sé, l’economia del mondo che furono il margine della modernità, lasciano, così, il posto a un altro rapporto con sé e con la natura di cui bisogna ora misurare i contorni.” Michel Maffesoli

Negli interventi raccolti in questo volume, già apparsi in Sociétés, Michel Maffesoli analizza il rapporto tra modernità e postmodernità a partire dalle diverse declinazioni della ragione che entrambe le epoche hanno articolato. Da una parte, la ragione astratta dei moderni: classificatoria totalizzante separata. Dall’altra, quella organicistica e vitalistica dei postmoderni. In mezzo sta, secondo l’originale lettura di Maffesoli, la posizione speculativa di Simmel che ne fa, oltre che pensatore della crisi della modernità, il pensatore della transizione “verso quell’altra cosa che, in mancanza di meglio, si può chiamare la postmodernità”. Completano il volume i saggi di Sabina Curti e Luigi F. Clemente. La prima analizza l’emergenza della sociologia quotidiana maffesoliana a partire dalla débâcle del paradigma funzionalista e dalla conseguente riscoperta di Simmel. Il secondo, nell’orizzonte del crollo del Soggetto moderno, tenta un confronto critico con il pensiero maffesoliano, teso ad evidenziarne fratture e inaspettate continuità.



Michel Maffesoli, professore di Sociologia all’Université René Descartes-Sorbonne-ParisV. È Direttore del CEAQ (Centre d’Etudes sur l’Actuel et le Quotidien) e della rivista Sociétés. Tra i fondatori della sociologia comprensiva, è autore di numerosi libri sui fenomeni di effervescenza sociale postmoderna. Tradotti in italiano: Del Nomadismo (Milano 2000), Elogio della ragione sensibile (Formello 2000), La parte del diavolo (Roma 2003), L’istante eterno (Roma 2003), Il tempo delle tribù (Milano 2004).

ISBN 978-88-8483-597-0
Euro 13,00

martedì 8 maggio 2007

GEORGES BATAILLE - Lascaux. La nascita dell'arte




“Insisto ancora sul sentimento di sorpresa che si prova a Lascaux. Questa straordinaria caverna non cesserà mai di sbalordire: non finirà mai di corrispondere a quella brama di miracolo, che è, nell’arte come nella passione, l’aspirazione più profonda della vita. Ciò che reputiamo degno di essere amato è sempre ciò che per qualche verso ci sorprende: è l’insperato, l’insperabile. Come se, paradossalmente, la nostra essenza fosse costituita dalla nostalgia di raggiungere ciò che credevamo impossibile”
Georges Bataille

In questo straordinario testo, Georges Bataille fa sfilare davanti ai nostri occhi le prime figure create dall’uomo non per perseguire uno scopo utile, bensì al solo fine di corrispondere alla sua essenza spiritualmente libera: la caverna dipinta di Lascaux rappresenta la nascita assoluta dell’arte. Questo “miracolo” coincide però con l’apparizione nel mondo dell’uomo stesso e con il congedo dal suo passato animale; arte, umanità ed espressione del sacro compaiono insieme all’origine, concentrate in questa eccezionale testimonianza figurativa. Attraverso una sapiente considerazione delle manifestazioni di queste prime origini (la festa, il gioco, il sacrificio, il divieto e la trasgressione), Bataille ci avvicina a quegli uomini che, come viene affermato nel testo, furono nella storia coloro che cominciarono.

ISBN 8884835987 pp. 100
Euro 13,00

ERIC WEIL - Violenza e libertà. Scritti di morale e politica



“La politica è violenza contro violenza: solo nel momento in cui prende coscienza di questa propria natura essa può voler rendere superflua la propria violenza contro-violenta […]. Da quel momento la politica può volere, deve volere la libertà
di tutti gli individui, libertà negativa in quanto libertà dalla coercizione del bisogno e dell’ostilità della natura esterna e libertà dal timore della violenza degli uomini naturali, e libertà positiva per ciascuno di dare un senso alla propria esistenza,
nei limiti della libertà accordata a tutti gli altri”.
Eric Weil

Questo volume di Eric Weil propone un’interpretazione del legame tra la violenza e la libertà, inteso come espressione della relazione tra individuo e Stato. Libertà nelle leggi, libertà dalle leggi; violenza dello Stato, violenza contro lo Stato; legittimità della violenza garante di libertà; libertà come esclusione della violenza. Ancora una volta, la filosofia di Weil rappresenta un’autorevole chiave di lettura delle circostanze storico-politiche contemporanee, una tensione sempre attuale verso l’universalità della realtà umana.
Il volume è arricchito da cinque saggi critici sul pensiero di Eric Weil nelle sue declinazioni teoretiche, morali e politiche, e nell’ambito del pensiero filosofico contemporaneo.

ISBN 9788884835963 pp.192

Euro 15,00

FRANCO RELLA/ SUSANNA MATI - Georges Bataille, filosofo




In questo testo si tenta un nuovo approccio al pensiero di Georges Bataille, col proposito di restituire all’autore la centralità filosofica che merita, liberandolo dalle interpretazioni parziali che ne hanno spesso oscurato il senso.
Attraverso la discussione serrata con gli aspetti filosoficamente più vertiginosi, dal superamento del ‘senso’ al ‘non-sapere’, fino a giungere ai limiti di un territorio ‘impossibile’, si scopre tuttavia al fondo di questa smisurata tensione la necessità
di un’insopprimibile esigenza metafisica, radicata nel cuore del singolo ente e della cosa stessa. Il testo, risulta nuovo anche per costruzione: due saggi autonomi e un confronto conclusivo a due voci per svilupparne e consolidarne i risultati. La figura di pensatore che ne emerge è degna di collocarsi, per il suo aprire alla filosofia futura, tra i grandi del Novecento.

ISBN 9788884834539 pp. 87

Euro 13,00

LUDWIG WITTGENSTEIN - Conversazioni annotate da Oets K. Bouwsma




“Quando un uomo è profondamente convinto di ciò che deve fare, è allora che si può vedere quant’è strano quel che fanno i filosofi”. Forse sta proprio qui, in queste poche parole “autobiografiche”, l’originalità di Ludwig Wittgenstein. Conversazioni annotate da Oets Bouwsma, volume edito da Mimesis e curato da Luigi Perissinotto, docente all’Università Ca’ Foscari di Venezia e sicuramente uno dei massimi studiosi italiani del grande pensatore austriaco. Certo, la pubblicazione rappresenta in qualche modo il completamento del percorso di ricerca dell’autore del Tractatus logico-philosophicus, fotografando proprio i suoi ultimi anni di vita. Ma ciò che più incuriosisce, scorrendo le annotazioni di Bouwsma, è la capacità dei testi di riportare non tanto e non solo spunti di riflessione filosofica, quanto di attingere dal modus vivendi proprio un filosofo che non ha mai separato l’attività del pensiero da una rigorosa disciplina etica. Le conversazioni che Bouwsma “registrò” durante quei pochi incontri, avvenuti tra il 1949 e il 1951 prima alla Cornell University di Ithaca, nello Stato di New York, poi a Oxford, rappresentano diario di bordo per chiunque intenda avvicinarsi a Wittgenstein, perché mostrano il pensatore alle prese con i ferri del mestiere, visto in carne e ossa attraverso gli occhi di un “discepolo”, non analizzato e vivisezionato esclusivamente sotto la lente della produzione accademica. E anche se “non vi è differenza sostanziale tra il Wittgenstein che scrive e quello che conversa” come osserva Perissinotto nella sua introduzione – il volume ci restituisce un riflesso della potenza del suo pensiero nel momento in cui si irradia verso chi ascolta affascinato, nella fattispecie Bouwsma, il quale sembra più impegnato a riportare fedelmente le analisi wittgensteiniane che sostenere un contraddittorio filosofico vero e proprio. Completando il composito mosaico del corpus di opere del genio viennese, Conversazioni inaugura anche una nuova collana di filosofia, Volti, che ospiterà, tra le altre, opere di Deleuze, Severino, Žižek, Derrida, alternando testi inediti, presentati e tradotti in italiano per la prima volta, e ristampe di libri anche fuori catalogo, intendendo così riproporre alcuni strumenti indispensabili per chiunque voglia interrogarsi criticamente sul presente. Attraverso un approccio grafico innovativo la copertina riproduce una foto dell’autore con il viso coperto dal titolo del libro –, la collana propone di fornire una galleria dei più importanti filosofi della scena contemporanea, svelandone “volto” solo alla fine del percorso, all’ultima pagina, quando l’identikit del pensatore “di turno” già stato tracciato nella mente del lettore come riflesso del suo pensiero e della sua opera.

ISBN 888483368X - pp. 85

Euro 12,00

lunedì 7 maggio 2007

GILLES DELEUZE, GEORGES CANGUILHEM - Il significato della vita. Letture del III capitolo dell’ Evoluzione creatrice di Bergson




Qual è il rapporto che intercorre tra il pensiero e la vita? E' possibile rendere conto razionalmente del fatto vitale e contemporaneamente radicare il pensiero nella vita senza fare uso delle lenti deformanti di un pensiero troppo umano, ma senza ricadere in un vitalismo irrazionalista oppure metafisico? Il presente volume, raccogliendo i commenti dell' "Evoluzione creatrice" elaborati da due tra i più importanti filosofi francesi del '900, cerca di fornire le coordinate per una nuova posizione del problema. Questi testi, appartenenti a due diverse congiunture filosofiche, costituiscono una preziosa chiave di lettura del terzo capitolo dell'"Evoluzione creatrice. Il significato della vita", cuore della filosofia bergsoniana e momento fondatore di un singolare sguardo verso la vita del panorama filosofico del secolo scorso.
Chiude il volume una ricca appendice contenente una conferenza inedita di Gilles Deleuze sulla "Teoria delle molteplicità in Bergson" e un saggio critico di Frédéric Worms sul rapporto tra spirito e materia nella filosofia di Bergson,