giovedì 23 aprile 2009

JEAN-CLAUDE MILNER, Il periplo strutturale



Milner Jean-Claude, Il periplo strutturale. Figure e paradigma

Isbn 9788884838070
Anno 2009
Euro 18,00
A cura di Barbara Chitussi

“Il programma di ricerca strutturalista non preesisteva ai soggetti; essi non l’hanno trovato ma propriamente inventato… Alcuni, penso a Saussure, hanno incontrato sul loro cammino la solitudine e il caos… altri hanno incontrato la felicità, mentre il mondo si copriva
di macerie.”
Jean-Claude Milner

Il progetto è semplice: riprendere le principali figure dello strutturalismo – Saussure, Benveniste, Barthes, Lacan, Jakobson, Dumézil, Foucault – e presentare in maniera originale e sintetica il paradigma in cui si inscrivono i loro lavori. Tale paradigma ha un’idea centrale: estendere il dominio della scienza galileiana, inizialmente legata alla natura, a quel che si chiama cultura, senza tuttavia naturalizzarla. La linguistica strutturale ha compiuto per prima questa operazione prendendo come oggetto il linguaggio, che da sempre ha distinto l’uomo in seno alla natura. Così essa ha rimesso in causa l’antica opposizione physis/thesis e tutte le sue varianti moderne: natura/convenzione, natura/storia, natura/cultura. Non vi è, secondo Milner, alcun aspetto del pensiero che non sia stato investito dalla novità dello strutturalismo, dalla sua eleganza e prontezza, le quali non hanno cessato di produrre conoscenze inedite.


Jean-Claude Milner (1941) è stato professore all’Université Paris-VII e direttore del Collège international de philosophie. Allievo di Althusser, a lungo vicino a Chomsky e continuatore originale del pensiero di Lacan, Milner viene considerato uno dei più importanti filosofi francesi di questi anni. Tra le sue opere ricordiamo: L’Amour de la langue (1978); Les Noms indistincts (1983, 2007); Le Pas philosophique de Roland Barthes (2003).

martedì 7 aprile 2009

ALDO GIORGIO GARGANI, Il sapere senza fondamenti



Gargani Aldo Giorgio, Il sapere senza fondamenti.
La condotta intellettuale come strutturazione dell'esperienza comune

Isbn 9788884838056
Anno 2009
Euro 13,00

introduzione di Arnold I. Davidson

“La regola non serve proprio a nulla: è la cosa spiegata, non la cosa che spiega”.

Ludwig Wittgenstein

Attraverso una densa serie di analisi storico-critiche Gargani mostra che il sapere scientifico e filosofico non somiglia a un patrimonio e non si accumula come un patrimonio, ma è piuttosto una descrizione densa, ossia una raccolta di strumenti, di abiti concettuali, di modelli comportamentali, di condotte operative, di valori e di procedure decisionali inserite nelle forme di vita degli uomini come estensioni dei loro contesti antropologici. Il discorso scientifico, come quello filosofico, è sprovvisto di fondamenti garantiti che possano preservarlo da una revisione critica delle ortodossie trasmesse e dominanti, non già perché sia concettualmente infondato, ma in quanto è la manifestazione di un operare umano che è esso stesso infondato.

Aldo Giorgio Gargani professore ordinario di Metodologie della ricerca filosofica all’Università di Pisa, ha svolto ricerche su un vasto orizzonte di temi, argomenti e tendenze della cultura filosofica, scientifica e letteraria moderna e contemporanea. Tra le sue pubblicazioni segnaliamo: Il filtro creativo (1999), La frase infinita. T. Bernhard e la cultura austriaca (1990), Wittgenstein. Musica, parola, gesto (2008).

Arnold I. Davidson è Robert O. Anderson Distinguished Service Professor all’Università di Chicago e professore di Storia della filosofia politica all’Università di Pisa. È co-curatore dell’antologia Michel Foucault. Philosophie, co-autore di un libro di conversazioni con Pierre Hadot, La filosofia come modo di vivere e autore di The Emergence of Sexuality.