martedì 25 gennaio 2011

Georges Bataille, Scritti sul fascismo 1933-34. Contro Heidegger, la struttura psicologica del fascismo


Georges Bataille, Scritti sul fascismo 1933-34. Contro Heidegger, la struttura psicologica del fascismo (a cura di Giuseppe Bianco, Stefanos Geroulanos), 2010, pp. 102, Isbn 9788857502670, Euro 12,00

Georges Bataille è stato uno dei pochi intellettuali francesi a tentare una riflessione originale sulla singolarità del fenomeno nazista e fascista proprio al momento del suo affermarsi sulla scena europea. Questo confronto diretto e rischioso con il fascismo, concepito al contempo come una nuova minaccia e come la manifestazione di terribili forze che la modernità laica e democratica aveva rimosso, s’iscrive nel quadro più ampio dell’elaborazione di una politica, di un’etica e persino di una gnoseologia e di un’ontologia peculiari. I due scritti qui raccolti costituiscono due frammenti di un libro, Il fascismo in Francia, che Bataille aveva in cantiere e che abbandonò a metà degli anni Trenta. Lo scritto che apre il volume, Critica di Heidegger. Critica di una filosofia del fascismo – assolutamente inedito – è un testa a testa con la filosofia heideggeriana, della quale Bataille riconosce la portata, ma anche la pericolosità. Il secondo testo qui raccolto, il celebre La struttura psicologica del fascismo, attraverso un originale confronto con il marxismo, analizza il fascismo a partire da un’inedita prospettiva psicologica.

Georges Bataille (1897-1962), uno dei più originali pensatori francesi del Novecento, coltivò interessi etnografici, sociologici, religiosi e letterari. Collaboratore di «Documents» e «La critique sociale», fondò «Acéphale» e «Critique». Tra i suoi saggi, ricordiamo L’esperienza interiore, La sovranità, La parte maledetta, Le conferenze sul non-sapere, Storia dell’erotismo; tra le opere narrative L’azzurro del cielo, Storia dell’occhio, Madame Edwarda, L’impossibile.

Giuseppe Bianco, dottore all’Università di Lille3 e di Trieste, è ricercatore presso l’Accademia Jan Van Eyck di Maastricht e il CIEPFC dell’Ecole Normale Supérieure di Parigi.

Stefanos Geroulanos è Assistant Professor in Modern European Intellectual History presso la New York University. Dottore alla Johns Hopkins University (Humanities Center) di Baltimora è l’autore di An Atheism that is not Humanist Emerges in French Thought (Stanford University Press, 2010).

1 commento:

Anonimo ha detto...

Good post! We are linking to this particularly great article on our site.

Keep up the great writing.

Also visit my web site; make extra money online