venerdì 27 febbraio 2009

JEAN-FRANCOIS LYOTARD, La fenomenologia



“Da Husserl a Heidegger c'è sicuramente eredità, ma anche mutamento. Il nostro saggio non cercherà di cancellare questo equivoco che è inscritto nella storia stessa della scuola fenomenologica”
Jean-François Lyotard

La fenomenologia di Jean-François Lyotard non è solo il primo lavoro di ampio respiro di uno dei filosofi più importanti della vague post-strutturalista francese, ma è anche una coerente interpretazione critica del pensiero di Husserl. Collocandosi sulla scia di Maurice Merleau-Ponty, di cui fu allievo, Lyotard si inserisce nella ripresa degli studi fenomenologici che segnarono gli anni cinquanta a partire dalla pubblicazione della Crisi delle scienze europee e dei primi inediti husserliani. Il filosofo francese, seguendo lo svolgersi dell’opera di Husserl, intreccia una rete di rimandi filosofici e culturali che mostrano la ricchezza della prospettiva fenomenologica nel pensiero del XX secolo. Mettendo il luce le maggiori implicazioni metodologiche, Lyotard effettua una prima ricognizione critica della fenomenologia, soprattutto nel suo confronto con le scienze umane e il marxismo.

Jean-François Lyotard (1926-1997) è stato con Foucault, Derrida, Deleuze, uno degli esponenti di spicco del pensiero francese contemporaneo. Autore di molti saggi significativi, le sue opere hanno esaminato temi cardine della riflessione contemporanea, dall’analisi del mondo contemporaneo all’estetica. Mimesis ha pubblicato anche Discorso, figura (Milano 2008).

ISBN 9788884835703