lunedì 3 settembre 2007

ANDREA EMO - Aforismi per vivere



“Un pensiero perfetto in sé non esiste; un pensiero è perfetto solo nella serie innumerabile dei pensieri che nascono da esso”.
Andrea Emo (1934, Q. 27)

Emo apre continuamente la mente del lettore; lo spinge a porsi delle domande, a ripensare cose che sembrano date, positive, fissate nella loro quotidianità. Sa bene che la luce del quotidiano è importante, ma sa anche che non bisogna farne un idolo. Una tensione profonda comunicano dunque queste pagine; la stessa che ci fa profondamente amare la scrittura di Andrea Emo – il quale non ha paura di ascoltare la voce delle Muse, anche se sa che la tensione verso il bello, verso il bene, verso la Luce, si rovescia ogni volta nel pericolo delle Chimere o delle Sirene (i mostri che possono anche distruggerci). In questo senso credo che Emo abbia saputo fare suo un bellissimo avvertimento di Ezra Pound, là dove quest’ultimo,
in uno dei suoi Cantos, ci ammonisce a non fidarci dell’astuto eroe omerico. State attenti ad Ulisse! Perché questi, ai suoi compagni, ha dato solo “cera per gli orecchi”. Ma Emo non ci dà affatto cera per gli orecchi, bensì uno dei più
profondi e sentiti ‘sì’ alla vita.
Giulio Giorello

Andrea Emo (Battaglia Terme 1901- Roma 1983), discendente di una importante famiglia veneta, figlio di Angelo Emo Capodilista ed Emilia dei baroni Barracco, sposa Giuseppina Pignatelli dei principi di Monteroduni, con la quale vive sino alla morte, avvenuta a Roma l’11 dicembre 1983. Allievo di Giovanni Gentile, matura ben presto una propria originale prospettiva filosofica, che elabora solitario, senza mai pubblicare nulla in vita. Ha poche amicizie nel mondo della cultura italiana, ma molto significative. Frequenta infatti Alberto Savinio, Ugo Spirito e Cristina Campo. Riempie centinaia di quaderni dalle cui pagine sono tratti anche i frammenti di questa raccolta. Sono stati sinora pubblicate varie antologie tratte dai suoi manoscritti, delle quali ricordiamo quella pubblicata da Raffaello Cortina nella collana diretta da Giulio Giorello, Supremazia e maledizione (Milano 1998) e quella recentemente pubblicata da Bompiani, Quaderni di metafisica 1927-1981 (Milano 2006).
Raffaella Toffolo (Venezia, 1968) è ideatrice e coordinatrice dell’attività editoriale per Chorus Cultura. Ha redatto i Quaderni di metafisica 1927-1981 di Andrea Emo per la collana “Il pensiero occidentale” (Bompiani, Milano 2006). Hanno pubblicato sue fotografie, soprattutto di filosofi italiani e legate alla figura di Andrea Emo, quotidiani e riviste nazionali.
Ha inoltre realizzato copertine di libri e cd musicali. Tra le sue pubblicazioni fotografiche ricordiamo: PANTA Filosofia (Bompiani, Milano 2003).

PAOLO BOZZI - Un mondo sotto osservazione. Scritti sul realismo



“In questi studi Bozzi mostra non come è fatto il mondo, ma come noi lo percepiamo, come arriva al nostro occhio, alla nostra corteccia cerebrale, alla nostra mente e al nostro cuore; cosa succede quando le cose, i colori, i movimenti, la vita intorno a noi entrano in noi e diventano oggetto di esperienza, di classificazione, di amore o di rifiuto. Tutto questo diviene
letteratura – un’ affascinante, zingaresca e precisa letteratura”.
Claudio Magris

“Muovendo proprio dalla certezza sensibile, la vittima preferita della filosofia, Paolo ha combattuto la sua lotta filosofica a favore di una rifondazione dell’esperienza, una lotta che può apparire impari solo se si concepisce la filosofia
come una battaglia tra ombre e teorie, e non anche tra osservazioni minute ed esatte, tratte dall’inesauribile sfera della percezione. Giocando da outsider e con altri materiali, ha toccato il nocciolo della questione. L’anomalia non è
così grande: un ingegnere, Carlo Emilio Gadda, ha rinnovato la letteratura italiana del Novecento. Uno psicologo, Paolo Bozzi, ne ha ringiovanita la filosofia”.
Maurizio Ferraris


Scritti sul realismo è il frutto dell’ultimo, intenso, decennio di riflessione di Paolo Bozzi e rappresenta così il condensato del suo testamento filosofico. Il volume, inedito, raccoglie una serie d’importanti saggi elaborati durante gli
anni novanta, in cui lo psicologo affronta cruciali problemi a cavallo tra scienza e filosofia seguendo l’approccio anti-psicofisico e la fenomenologia sperimentale iuxta propria principia che aveva da sempre contraddistinto il suo
originale e rigoroso programma teoretico. Alcuni aforismi e racconti che aprono e chiudono il volume sono proprio tesi a ricordarci, nella loro lucida intelligenza, la ricchezza d’interrogativi e di temi filosofici che è possibile dispiegare tramite
la semplice osservazione del mondo esterno.

Paolo Bozzi (1930-2003), psicologo sperimentale formatosi a Trieste con Gaetano Kanizsa, dopo aver insegnato psicologia presso le università di Padova e di Trento, è stato fino al 1999 professore ordinario di Metodologia delle scienze del comportamento alla Facoltà di Psicologia dell’Università di Trieste. Musicologo, padre della “fisica ingenua”, allievo di Rodolfo Lipizer per il violino, ha pubblicato Unità, Identità, Causalità (Cappelli 1969), Fenomenologia sperimentale (Il Mulino 1989), Fisica ingenua (Garzanti 1990), Experimenta in visu (Guerini 1993), Vedere come (Guerini 1998) oltre che Rodolfo Lipizer
nei miei ricordi (Studio Tesi 1997).