La collana vuole costituire una vera e propria galleria che raccolga i Volti dei più importanti filosofi contemporanei. La grafica ne riprende l'idea : la copertina mostra il volto dell'autore parzialmente mascherato, ed è solamante nell'ultima pagina che esso viene svelato nella sua totalità; così la conoscenza dell'autore può essere restituita solamente in seguito ad una vera e propria traversata creativa dei suoi scritti
lunedì 7 maggio 2007
MAURIZIO FERRARIS - Tracce
“All’inizio degli anni Novanta, incominciai a dubitare dell’ermeneutica, cioè a essere scettico sullo scetticismo”. Tale affermazione ironica si legge nella postfazione inedita contenuta nel libro di Maurizio Ferraris Tracce, Nichilismo moderno e postmoderno, edito da Mimesis all’interno della nuova collana di filosofia Volti.
Il testo, pubblicato per la prima volta nel 1983, viene oggi riproposto arricchito da nuove riflessioni sul problema del postmoderno nel pensiero di uno fra i maggiori rappresentanti del panorama filosofico italiano contemporaneo.Filo conduttore di questa raccolta di saggi è il problema del nichilismo inteso, alla maniera di Nietzsche, come la ‘convinzione di non possedere la verità’, ‘la dissoluzione dell’essere nella volontà umana’ , e come punto di partenza per le riflessioni intorno alla ‘crisi della ragione’ e al ‘postmoderno’.
Il periodo preso in esame va dagli anni sessanta agli anni ottanta e gli autori analizzati sono quelli che hanno reso vivace e fecondo il dibattito filosofico in questione: si va da Derrida a Deleuze, da Lyotard a Vattimo. Tutto ruota intorno al problema della molteplicità, della crisi, della decostruzione: nichilismo, differenza e postmoderno sono i termini chiave di questa raccolta di saggi nei quali Ferraris manifesta la necessità di spogliare il pensiero dalle sue pretese di autenticità, di liberare il soggetto dall’esigenza di essere custode e latore di verità inconfutabili, per giungere invece a una visione non dogmatica della realtà.
Sebbene nella succitata postfazione inedita l’autore prenda le distanze dalle sue considerazioni di vent’anni prima, Tracce mantiene inalterata la sua capacità di fornire al lettore una sorta di “quadro d’epoca” della postmodernità, fenomeno che non riguarda solo la filosofia ma coinvolge anche discipline distanti fra loro come l’architettura, l’arte, la politica. Ma sbaglia chi crede che Tracce sia solo un sintomo di una temperie culturale ormai tramontata: il postmoderno è l’orizzonte del pensiero nel quale ancora ci muoviamo, e una testo come quello di Ferraris può fornirci la bussola per un orientamento più consapevole in esso.
ISBN 9788884834317 – pp. 171
Euro 15,00
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