lunedì 19 ottobre 2009

SULLO SCHERMO DELL'ESTETICA di MAURO CARBONE HA VINTO IL PREMIO INTERNAZIONALE MAURIZIO GRANDE























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Il “Premio Internazionale Maurizio Grande”, arrivato alla sesta edizione, premia  per la sezione saggi editi in lingua italiana il libro di 

Mauro Carbone, SULLO SCHERMO DELL'ESTETICA. La pittura, il cinema e la filosofia da fare.

Il Premio sarà  ufficialmente conferito a Reggio Calabria e a Cosenza (Università della Calabria), durante la manifestazione in programma dall'1 al 4 dicembre 2009. (L.P.) 

Istituito e promosso dal Circolo del Cinema “Charlie Chaplin” di Reggio Calabria, con il Patrocinio della Presidenza del Consiglio della Regione Calabria, il Premio vede, anche in questa sesta edizione, la partecipazione del D.A.M.S. dell’Università della Calabria.


La giuria è composta da Gioia Costa, direttrice del festival “Esplor/azioni”, Bruno Fornara, critico cinematografico, direttore editoriale Cineforum e docente presso la scuola Holden di Torino; Jean Paul Manganaro, docente di Letteratura italiana contemporanea presso l’Università Charles de Gaulle di Lille ; Enrico Magrelli, critico cinematografico; Pietro Montani, docente di Estetica presso l’Università La Sapienza di Roma; Nicola Petrolino, Vice presidente circolo del cinema “C. Chaplin” di Reggio Calabria; Claudio Scarpelli, presidente circolo del cinema “C. Chaplin” di Reggio Calabria.


MAURO CARBONE, SULLO SCHERMO DELL'ESTETICA
La pittura, il cinema e la filosofia da fare


Isbn 9788884837189
Anno 2008
Euro 15,00

“Con l’unità antimetafisica di caos e cosmo sembra allora fare tutt’uno anche quella che sottende la duplice identità – di scienza della conoscenza sensibile e di filosofia dell’arte – storicamente assunta dell’estetica. Appunto in tale unità stanno perciò le risorse che essa può offrire alla filosofia che oggi ci preme”. Mauro Carbone

A partire dall’ultimo scorcio del XIX secolo, la crisi del pensiero metafisico ha trasformato radicalmente il nostro modo di considerare lo “schermo” del sensibile in cui l’arte affonda le sue radici: anziché occultare la verità, si è riconosciuto che esso la rende visibile, mostrandosi possibilità stessa del suo irradiarsi. Muove da qui, nella filosofia francese dell’ultimo Novecento, una tradizione di riflessione sulla pittura inaugurata da Merleau-Ponty e rilanciata da Lyotard, Foucault, Maldiney, Deleuze, Derrida, Nancy, per ricordare solo i nomi più noti. E’ una tradizione dallo stile inconfondibile, mediante cui la filosofia – invece di assumere le arti a proprio
oggetto – nelle arti si riflette per interrogarle e interrogarsi su come pensare ed esprimere il nostro mutato rapporto con gli altri, le cose, il mondo. Cercandovi insomma le parole per dirlo e per dirsi. In quella tradizione s’inscrive questo libro, nel contempo discutendola e cercando di prolungarla.


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1 commento:

Anonimo ha detto...

good start