lunedì 3 settembre 2007

PAOLO BOZZI - Un mondo sotto osservazione. Scritti sul realismo



“In questi studi Bozzi mostra non come è fatto il mondo, ma come noi lo percepiamo, come arriva al nostro occhio, alla nostra corteccia cerebrale, alla nostra mente e al nostro cuore; cosa succede quando le cose, i colori, i movimenti, la vita intorno a noi entrano in noi e diventano oggetto di esperienza, di classificazione, di amore o di rifiuto. Tutto questo diviene
letteratura – un’ affascinante, zingaresca e precisa letteratura”.
Claudio Magris

“Muovendo proprio dalla certezza sensibile, la vittima preferita della filosofia, Paolo ha combattuto la sua lotta filosofica a favore di una rifondazione dell’esperienza, una lotta che può apparire impari solo se si concepisce la filosofia
come una battaglia tra ombre e teorie, e non anche tra osservazioni minute ed esatte, tratte dall’inesauribile sfera della percezione. Giocando da outsider e con altri materiali, ha toccato il nocciolo della questione. L’anomalia non è
così grande: un ingegnere, Carlo Emilio Gadda, ha rinnovato la letteratura italiana del Novecento. Uno psicologo, Paolo Bozzi, ne ha ringiovanita la filosofia”.
Maurizio Ferraris


Scritti sul realismo è il frutto dell’ultimo, intenso, decennio di riflessione di Paolo Bozzi e rappresenta così il condensato del suo testamento filosofico. Il volume, inedito, raccoglie una serie d’importanti saggi elaborati durante gli
anni novanta, in cui lo psicologo affronta cruciali problemi a cavallo tra scienza e filosofia seguendo l’approccio anti-psicofisico e la fenomenologia sperimentale iuxta propria principia che aveva da sempre contraddistinto il suo
originale e rigoroso programma teoretico. Alcuni aforismi e racconti che aprono e chiudono il volume sono proprio tesi a ricordarci, nella loro lucida intelligenza, la ricchezza d’interrogativi e di temi filosofici che è possibile dispiegare tramite
la semplice osservazione del mondo esterno.

Paolo Bozzi (1930-2003), psicologo sperimentale formatosi a Trieste con Gaetano Kanizsa, dopo aver insegnato psicologia presso le università di Padova e di Trento, è stato fino al 1999 professore ordinario di Metodologia delle scienze del comportamento alla Facoltà di Psicologia dell’Università di Trieste. Musicologo, padre della “fisica ingenua”, allievo di Rodolfo Lipizer per il violino, ha pubblicato Unità, Identità, Causalità (Cappelli 1969), Fenomenologia sperimentale (Il Mulino 1989), Fisica ingenua (Garzanti 1990), Experimenta in visu (Guerini 1993), Vedere come (Guerini 1998) oltre che Rodolfo Lipizer
nei miei ricordi (Studio Tesi 1997).

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